Renato Guttuso, Opere della collezione Lino Mezzacane

«Guttuso è invece dichiaratamente pittore civile, narratore, illustratore, accompagnato da una incorrotta fede politica, che vuol dire convinzioni, lotte, ideali, esaltazioni di vite e mestieri umili, pittura della realtà, anche se con spirito di propaganda. Ma il pittore è vivo, energico, autenticamente popolare, e gli rende onore la bella antologia delle opere collezionate, in quaranta anni di amicizia, da Lino Mezzacane, una storia umana di cui le opere, sceltissime, sono testimonianza viva e parlante, fin dall’intimo ritratto della moglie di Guttuso, Mimise, in un’epoca alta, come Massacro d’agnelli (1946) e La pesca del pesce spada (1949), fino ai tardi bozzetti della Edicola e della Vucciria. Rispetto a Bacon, Guttuso non trasfigura ma connota con evidenza concreta, realistica, anche se talvolta illustrativa, descrittiva, senza il tormento della verità, o della sofferenza. Resta il sentimento del tempo, il residuo della cronaca che ambisce a farsi storia, non sempre riuscendoci. Ma Guttuso è pittore, indiscutibilmente, e talvolta oltre le sue stesse intuizioni, raggiungendo una profondità esistenziale non cercata. Ombra, prima che luce, dei tempi»

(Vittorio Sgarbi)

« "Voglio che la tua casa non sia il mio museo, ma continui ad essere la collezione vivente che è sempre stata...perché quella tua raccolta è stata fatta per il verso giusto, per l'amore per l'arte, per la nostra amicizia, per una fiducia comune" scriveva Guttuso a papà. Credo che i 14 quadri di Guttuso scelti da Vittorio Sgarbi - ai quali si affianca il bellissimo, poetico e giovanile Ligabue - ben ne rappresentino la pittura in un lungo periodo della sua attività, così come d'altro canto hanno sempre fatto nelle più importanti esposizioni e nei più importanti musei. Ed è fonte di particolare piacere pensare che dopo il Guggenheim di New York o il Pushkin di Mosca ora siano esposte al Palazzo Doebbing di Sutri. Per tutti coloro che visiteranno la mostra costituiranno un omaggio a Guttuso; ma per me, mia sorella e la mia famiglia rappresentano soprattutto un omaggio a mio padre, alla straordinaria passione con cui quelle opere ha raccolto ed alla sua bellissima amicizia con Renato Guttuso»

(David Mezzacane)

 

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